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Essere visti prima di tutto !

 

Sono un'azienda: a cosa mi serve fare pubblicità su Facebook?

Diciamolo subito: non si vende (subito) con Facebook. In questo canale non incrociamo persone che stanno - in quel momento - cercando un prodotto o un servizio, o meglio non possiamo saperlo. In ogni caso - anche se fosse - non le colpiamo nel momento giusto. Facebook è un luogo perlopiù ludico, dove ci si informa anche, ma in un contesto di relax, di svago, in cui è difficile accendere una propensione per un'azione impegnativa come l'acquisto di qualcosa.

E' però vero che Facebook è l'unico luogo online dove raccontiamo in maniera così diretta cosa ci interessa, da quali brand, attività, idee, ci sentiamo attirati. Nessun circuito pubblicitario possiede informazioni così specifiche.

Le aziende hanno quindi la chance di mostrarsi a persone di cui possiedono informazioni molto intime, e di incuriosirle con contenuti coerenti con i loro gusti, le loro passioni.
 

Quali sono gli obiettivi a cui un'azienda può puntare, pubblicizzandosi su Facebook?

Dobbiamo focalizzarci su di un'azione che non richieda un coinvolgimento troppo significativo, e soprattutto non implichi (già) una transazione economica. Alcuni esempi:

  • far scoprire un prodotto, o un servizio, presentato magari in una pagina esterna, fatta ad hoc

  • ottenere iscritti alla propria newsletter aziendale dando in cambio qualcosa (uno sconto sul primo acquisto, un contenuto di valore da scaricare, un invito ad un evento esclusivo etc.)

  • far scaricare un'applicazione per smartphone (meglio se ne abbiamo una versione gratuita, quella a pagamento possiamo proporla in un momento successivo)
     

Come pago la pubblicità su Facebook?

Vi servirà una carta di credito (aziendale), e dovrete essere pronti a gestire fatture che arrivano dall'estero (Intrastat ...). Più spenderete e meno frequenti diventeranno le fatture, ma almeno all'inizio ne riceverete una ogni € 300 di spesa.

Come nella maggior parte dei sistemi pubblicitari online, i modelli di pagamento sono due: costo-per-clic e costo-per-mille-visualizzazioni. La logica è che più specifici saremo nel profilare la platea di utenti a cui ci rivolgiamo, più i costi saliranno. Il motivo è che man mano che aumenta il dettaglio con cui definiamo la persona a cui vogliamo parlare, più crescono le probabilità che un altro inserzionista stia cercando di intercettare quello stesso tipo di caratteristica.

In linea generale - ma dipende da campagna a campagna - Facebook è probabilmente più caro di un circuito display classico, ma meno costoso (non sempre) rispetto alle inserzioni sui motori di ricerca.

Va detto anche che le campagne possono essere impostate di modo che rispettino dei parametri economici legati all'azione che vogliamo far fare agli utenti (es. compilare una form di contatto, scaricare un catalogo, ...). Questo non vuol dire che pagheremo solo quando gli utenti faranno quell'azione, ma che la piattaforma gestirà l'erogazione degli annunci di modo da provare a rispettare il paletto che abbiamo dato.

Impostare costi-per-azione troppo bassi, però, comporterà probabilmente il progressivo spegnimento delle campagne. Questo passaggio presuppone l'inserimento nel sito/landing page di un pixel di tracciamento. Dovrete farvi aiutare quindi dal vostro partner di sviluppo.
 

Ok, ma quanto devo spendere per avere dei risultati?

Un bravo consulente rigirerebbe la domanda, nel senso che vi direbbe di partire da "cosa volete ottenere" per poi capire quanto vi costerà. Ma spesso le idee non sono chiare neanche sul secondo punto. Proviamo a darci un metodo.

Un modo quantitativo, soprattutto per campagne di pura "notorietà", dove vogliamo fare in modo che una certa tipologia di persone veda un messaggio, è basarsi su questo strumento. Permette di farsi un'idea della platea di persone a cui vogliamo parlare e, in base al budget a disposizione, sapere che percentuale di quel pubblico saremo in grado di coprire.

Un secondo approccio al tema, che è quello che consiglio quando l'obiettivo è legato ad un'azione concreta, è di partire dagli obiettivi facendosi aiutare dai dati, se li abbiamo. Iniziamo a impostare a una campagna, e teniamo a mente il costo-per-clic che lo strumento ci indicherà come ottimale. Dopodiché facciamo due conti:

  1. voglio ottenere un incremento di visite di tot. punti percentuale > moltiplico le visite target per il costo-per-clic stimato

  2. voglio ottenere un certo numero di iscritti alla newsletter > mi baso sul tasso di conversione che ho da campagne simili (display, ad esempio), capisco quante visite mi servono per ottenere una conversione, moltiplico per il numero di conversioni che desidero, e moltiplico per il costo-per-clic stimato .... e così via.
     

Come capisco se sta funzionando?

I parametri per misurare il buon andamento della campagna dipendono dagli obiettivi che ci siamo posti. Se avremo un generico obiettivo di visibilità, misureremo il numero di persone raggiunte e il numero di utenti che sono arrivati al sito. Unendoli magari a dati sulla "qualità" di queste visite (numero di pagine viste, tempo trascorso nel sito etc).

Se abbiamo obiettivi più concreti, il parametro sarà probabilmente riferito al costo-per-azione finale ottenuto.

Le cabine di regia degli investimenti pubblicitari su Facebook saranno il cruscotto per inserzionisti di Facebook (Business Manager), oltre che lo strumento di web analysis installato nel sito, come Google Analytics. Ricordiamoci di mappare opportunamente le campagne di modo che Google Analytics le legga correttamente come sorgente di traffico, e ci racconti qual è il comportamento di questi utenti nel sito.
 

Cosa mi serve per iniziare?

La prima cosa da sapere è che potete fare pubblicità su Facebook anche senza aver attivato una pagina aziendale all'interno del canale. Ovvero, possiamo usare Facebook come mero circuito pubblicitario, in cui erogare dei banner. Alcune tipologie di annuncio però (come quelli per far scaricare un'applicazione, ad esempio) si sbloccano solo agganciando una pagina aziendale. Inoltre, in questo secondo caso, le inserzioni si arricchiscono di quei segnali "sociali" (commenti, like, condivisioni, amici che sono già fan della pagina etc.) che le rendono più persuasive, e aumentano le chance che l'utente faccia quello che ci aspettiamo.

Avere una pagina su Facebook non è indispensabile, quindi.
 

Posso farmelo in azienda - con risorse interne - o devo farmi aiutare da qualcuno?

Parto dal presupposto che - per le caratteristiche del canale - la pubblicità su Facebook sia un pezzo di un piano di attività più ampio, con cui presidiare anche fasi successive alla mera "scoperta", e più vicine ad un'azione concreta (acquisto, richiesta di preventivo etc). Per questo, se avete in casa una persona che si occupa di gestire (bene) campagne su Google AdWords, è probabile che con della buona formazione questa stessa persona possa prendere dimestichezza anche con le inserzioni su Facebook.

Se invece non avete nessuno che si occupa di advertising online, fatevi aiutare da un professionista almeno nelle fasi iniziali, per

  • capire cosa vi permette di ottenere Facebook, e a cosa puntare

  • scegliere i prodotti pubblicitari più efficaci in base al messaggio che volete veicolare

  • profilare adeguatamente l'audience e impostare le campagne

  • settare bene gli strumenti di misurazione e stabilire dei parametri di controllo

  • seguire le campagne per i primi mesi, capendo cosa funziona e cosa no, apportando i correttivi del caso
     

Dopodiché, in base alla complessità delle campagne e degli obiettivi, e a quante risorse avete a disposizione, capirete se la strada più sostenibile è formare qualcuno in azienda o continuare ad avvalervi di competenze esterne.

A prescindere da chi se ne occuperà, ecco un primo elenco di cose da tenere a mente:

  • assicurati di avere un sito/landing page pensata per smartphone/tablet, visto che Facebook viene usato principalmente da questo tipo di dispositivi

  • ricorda che puoi destinare annunci sponsorizzati a un database (tel/mail) in tuo possesso, a patto che siano iscritti a Facebook con lo stesso indirizzo/numero

  • allo stesso modo, ricorda che puoi escludere un database di utenti in tuo possesso dai destinatari degli annunci

  • puoi dare in pasto a Facebook il tuo database, e chiedere a Facebook di scovare utenti "simili" per caratteristiche, interessi etc.

  • puoi scegliere l'invito all'azione che compare nell'annuncio sponsorizzato (scopri, prenota, scarica, chiama etc)

  • sono arrivati gli ads in Facebook Messenger
     

In sostanza: Fare pubblicità su Facebook è indispensabile per un'azienda?

No. Consente di profilare gli utenti in un modo (quasi) unico, ma non garantisce correlazione tra il contesto/momento d'uso e il messaggio che veicoliamo, motivo per cui non va sempre bene. Può però essere un ottimo alleato per ottenere conversioni leggere, a costi potenzialmente più bassi rispetto ad altri canali pubblicitari online.
Se sviluppata in modo corretto la pubblicità su Facebook può diventare il principale mezzo per reperire nuovi clienti!

Contattateci, siamo a completa disposizione per rendere il Vostro Business unico ed efficace!

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